venerdì 15 giugno 2007

iPhone ora ha un grosso nemico,

un match inedito: iPhone contro Resto del Mondo.

Lo riferisce l'autorevole Financial Times: lo sfidante non è un music-phone, ma una soluzione che si propone di diventare il nuovo veicolo di diffusione di contenuti musicali, in alternativa al binomio iPhone-iTunes.
Il servizio si chiama MusicStation e ha muscoli da vendere, e spalle larghe e coperte. A lanciarlo è un consorzio senza precedenti voluto da Omnifone e formato da Nokia, Motorola, Sony Ericsson e Samsung, nonché da una trentina di operatori telefonici e dalle principali major di settore: Universal, Emi, Warner e Sony.

L'alleanza punta in primis sul fronte del commercio musicale. Le aziende, a partire dall'estate che è ormai alle porte, stanno per lanciare sul mercato telefoni cellulari con preinstallata l'applicazione MusicStation, che potranno costare anche molto meno di un iPhone (i cui prezzi negli USA partono da 499 dollari).

Ambizioso l'obiettivo prefissato: vendere 100 milioni di telefonini Musicstation-enabled entro un anno. Si stima che i consumatori musicali effettuino mediamente il download di sei brani all'anno, ad un prezzo indicativo di una sterlina (circa 1,48 euro) a canzone. Le major si aspettano un'impennata del mercato, offrendo attraverso MusicStation un catalogo che consta di oltre un milione di brani disponibili per l'accesso illimitato, a fronte di un canone settimanale di 2,99 euro.

Nessun commento: